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Premessa
«Da alcuni anni si sono diffuse prospettive che tendono a considerare
l’insegnamento
come un processo centrato-sullo-studente.»1 Secondo questa ottica al centro non
sono più
essere i programmi o le materie, ma i ragazzi, che devono essere aiutati a
crescere e a
diventare persone complete, a raggiungere un livello soddisfacente di istruzione
e di cultura.
Ma, in concreto, un insegnante cosa può imparare a fare se volesse creare
processi
centrati-sugli-studenti?
Intanto deve chiarire a se stesso il suo nuovo ruolo: oltre al compito
dell’istruzione (cioè
di intraprendere azioni che aiutino gli studenti ad essere padroni delle
conoscenze del
curricolo tradizionale) l’insegnante di oggi deve essere in grado di condurre
una classe (cioè
di creare ambienti di apprendimento orientati alla comprensione profonda), di
gestire la
disciplina, di sviluppare le competenze sociali degli studenti.2 È quindi
necessario che metta
in atto comportamenti che gli permettano di osservare e valutare situazioni,
produzioni,
aspetti, che fino a vent’anni fa non era chiamato a considerare.
Diventa pertanto importante che ogni insegnante sia in grado di sviluppare una
capacità riflessiva che gli consenta di «capire le situazioni, predisporre
strategie, prendere
decisioni, adattare gli interventi al mutare delle circostanze, […] risolvere
correttamente
eventuali tensioni o conflitti, […] organizzare lezioni che sollecitino
l’attenzione e l’interesse
degli studenti, […] cogliere e interpretare i segni di situazioni di disagio o
le cause di
comportamenti scorretti, […] esprimere uno stile comunicativo e relazionale fino
a rendere
ogni studente promotore e regolatore del proprio apprendimento».3
Oggi sono molti gli insegnanti convinti della necessità di cambiare, un po’
perché
capiscono che non è possibile inserire nella società del terzo millennio persone
con
competenze simili a quelle che venivano formate alla fine dell’ottocento, un po’
perché si
trovano a gestire classi con problemi così eterogenei e complessi, che sarebbe
impossibile
risolvere con i metodi tradizionali. Questa consapevolezza, questa volontà di
cambiamento si
scontra però con una formazione che continua ad essere molto (forse troppo)
teorica.
Un’opportunità di applicazione dei principi delle ultime generazioni di
pedagogisti è
sicuramente il Cooperative Learning 4 , che consente agli insegnanti di lavorare
concentrati
sugli studenti e di sviluppare le loro competenze a livello di riflessione sui
processi avviati.
Segue
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